martedì, marzo 25, 2008

_primo post da belgrado

faccio finalmente ritorno al mio blog, dopo tutti questi giorni di latitanza, per scrivere il mio primo post da belgrado! sono arrivato venerdì e sto provando a organizzare il mio lavoro di ricerca, e solo ora mi rendo davvero conto di quanto sarà difficile. Sto provando a prendere i miei primi contatti, grazie anche all'ospitalità dell'Istituto italiano di cultura e a quella dei miei amici serbi ai quali provo da giorni a spiegare (non so con quanto successo) cosa sto facendo qui.
I miei programmi per i prossimi giorni sono, nell'ordine: visitare lo Human rights center, che dovrebbe essere il mio appoggio principale (anche se non ho ancora conosciuto personalmente il mio referente di lì, che in questi giorni non è in sede) e incontrare Zoran Radojicic, l'architetto che ha curato, tra  le altre cose, il rifacimento dello Yugoslav Drama Theater e il progetto della biblioteca nazionale. Sono due progetti eccezionali e appena possibile vi posterò alcune foto, perché purtroppo non sono molto famosi. 
Ho già visitato inoltre le facoltà di lettere e di filosofia e parlato con tante persone e posso provare a formulare una prima osservazione: non esiste un'opinione pubblica serba compatta, come la stampa occidentale prova a farci credere quando ci propina l'immagine di un nazionalismo serbo uniforme e becero; al tempo stesso, le diverse posizioni sono talmente diversificate che è a volte sembra davvero impossibile capirci qualcosa (per dirla come un siciliano, qui davvero ogni testa è tribunale). La strategia retorica, però, resta uguale in tutti: ognuno presenta la propria opinione come quella che, ovviamente, meglio risponde alle reali esigenze del paese, e, al tempo stesso, scredita le opinioni contrastanti presentandole come assolutamente irrazionali quando non criminali.
una cosa è certa, tutti riescono ad essere estremamente convincenti quando delegittimano le opinioni avversarie, e l'efficacia delle loro argomentazioni risiede nel fatto che tutti (sottolineo tutti) riescono sempre a raccontarti degli aneddoti a dir poco imbarazzanti (in realtà l'aggettivo giusto sarebbe un altro) che screditano fortemente il personaggio politico avverso. Circolano tante di queste storielle di segno opposto (anzi di una moltitudine di segni diversi), ed è naturale che sorga un sospetto, anzi due: o - come sempre nei periodi di intensa campagna elettorale, come ora qui, e comunque in periodi di forte travaglio politico - le bugie e le mezze verità riescono a diffondersi con una velocità e una capacità riproduttiva enorme o, e non scarterei subito questa ipotesi, tutti i politici qui hanno qualche scheletro nell'armadio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma sei a belgrado !!!
bellissimo !!
non sai quanto ti invidio !
io di politico conosco Ilic !!!
ne pricamo !
una cosa ce l'abbiamo in comune con la serbia..
i politici bravi ce li hanno ammazzati
lina