sabato, febbraio 23, 2008

_perché sono contrario all'indipendenza del kosovo

molti mi chiedono perché sono così contrario all'indipendenza del kosovo, in fondo è una regione abitata al 90% da albanesi e l'indipendenza sarebbe un risarcimento al genocidio degli anni '90.
allora: non voglio toccare la spinosa questione del genocidio, perché di genocidi (ammesso che sia la parola giusta), negli anni '90 e prima, sono stati vittime tutti i popoli jugoslavi (anche i serbi, ma di questo quasi mai si parla). non voglio neanche entrare nel merito della legittimità giuridica dello stato kosovaro, la cui proclamazione unilaterale viola patentemente le norme del diritto internazionale, che sanciscono la legittimità di una secessione solo quando concordata tra le due parti o comunque riconosciuta da una risoluzione delle Nazioni Unite (ricordo che nessuna delle due condizioni sono state soddisfatte).
io sono contrario perché non penso che la soluzione ai problemi dei balcani sia quella della costruzione di nuove frontiere. le nuove frontiere politiche favoriranno inevitabilmente nuove frontiere culturali e credo fortemente che, nei balcani, la convivenza pacifica sia possibile, se sostenuta in modo adeguato dalla comunità internazionale.
"perché devo essere minoranza nel tuo stato se posso essere maggioranza nel mio?": questa è stata la linea strategica adottata da tutte le minoranze dei balcani, colpevolmente appoggiata da america e europa. ma a cosa porterà questa linea strategica? quanti altri "ultimi atti del processo di balcanizzazione" dovremo attenderci nei prossimi anni (ricordo alcuni candidati: Kraijna in Croazia, republika Srspka in Bosnia, Kosovo serbo sopra l'Ibar). a quante "città-stato", a quali altre "contorsioni" di forme costituzionali (unione di repubbliche, federazioni diregioni autonome, ecc) porterà questa infinita balcanizzazione? e soprattutto, siamo sicuri che perché ci sia la pace si debba dividere?
sono convinto che l'unica soluzione al problema balcanico - e so di semplificare come tutti gli occidentali, ma ci spero davvero - sia la convivenza pacifica e se la storia recentissima mi smentisce, la storia un po' meno recente ci mostra invece che non si tratta di un'ipotesi irrealizzabile. e le recenti normalizzazioni delle relazioni tra slovenia, croazia, serbia, bosnia sembravano segnali positivi, in questo senso.
per questi motivi, no, non riesco proprio a festeggiare la costruzione di un nuovo steccato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bel post!
complimenti!
adesso mi leggo un po il tuo blog
Vincenzo (dei tempi di bircaninova 9)