martedì, maggio 20, 2008

_a proposito di croci e mezzelune


chi viene a Sarajevo in aereo non potra' fare a meno di notare, nel tragitto in taxi dall'aeroporto alla citta', un'enorme moschea, di stile moderno, che svetta sgomitando tra i palazzoni stile funzional-socialista di novo sarajevo. si tratta della moschea di Re Fahd, costruita nel 1997 con soldi provenienti dall'Arabia Saudita (vedi foto, la seconda non è mia).
proseguendo la sua corsa in taxi, il nostro visitatore incontrera' altri esempi di enormi moschee monumentali, gigantesche, poste su alture o su ampi slarghi, con due, tre, quattro minareti... quando raggiungera' il centro della citta', la baščaršia, il nostro visitatore straniero, i cui occhi si saranno gia' abituati a questi monumentali esempi di moschee di periferia, si aspettera' degli edifici religiosi altrettanto monumentali anche nel tessuto urbano della citta' storica.
ebbene, restera' deluso: le moschee della citta' storica, quelle piu' antiche, devono essere scovate, cercate con attenzione passeggiando per le strette stradine del quartiere ottomano. per trovarle bisogna sollevare la testa alla ricerca degli snelli ed eleganti minareti (mai piu' di uno per moschea) che ne segnalano la presenza, o aspettare il canto del muezzin (nelle moschee piu' antiche non si usa amplificarlo con altoparlanti, quindi bisogna stare molto attenti) per orientarsi nel dedalo di viuzze.
Le moschee tradizionali di Sarajevo sono cosi', discrete, senza sfarzi, si inseriscono mimetizzandosi tra le eterogenee architetture religiose della citta' (cattedrali cattoliche, chiese ortodosse, templi giudaici, chiese evangeliste). Discrete, come discreto e' il senso di appartenenza religiosa dei musulmani di Sarajevo, solitamente lontano da fanatismi e integralismi.
Dalla fine della guerra, in Bosnia sono state costruite centinaia di moschee, molte a Sarajevo. Da uan parte, l'alto numero di nuove costruzioni ha cercato di compensare le tantissime distruzioni (a Banja Luka pressocche' tutte le moschee sono state rase al suolo, ma lo stesso tragico destino, nel resto della Bosnia, e' toccato a chiese cattoliche e ortodosse e sinagoghe); dall'altra parte, il motivo di tante ricostruzioni risiede nei vari interessi relativi alle ricostruzioni post-belliche: interessi non solo economici ma anche, in questo caso, di "colonizzazione culturale": e' il caso di tanti paesi arabi che hanno finanziato la costruzione di nuove moschee, "infiltrando" imam provenienti dai quei paesi, e che predicano un islamismo radicale estraneo ai valori di questa citta'.
parlando di restauri, che dire del restauro, finanziato da alcuni religiosi sauditi, della moschea Gazi Husrev - costruita nel 1531 e considerata uno dei piu bei esempi di architettura ottomana del mondo - che, in ottemperanza ai dettami del wahabismo, ha spogliato gli interni della moschea di tutte le ricche decorazioni?
prima del restauro
dopo i restauri "jugoslavi", prima, e sponsorizzati dai wahabiti, subito dopo la guerra

per fortuna la citta' ha conservato, nonostante il mutato clima, un grande spirito di tolleranza e di laicismo e, soprattutto, un grande senso di ironia (le battute su queste nuove moschee in citta' si sprecano). gli stessi religiosi della moschea hanno avviato qualche anno fa altri lavori di restauro per ridare alla chiesa l'aspetto originale

1 commento:

Anonimo ha detto...

belle queste moschee...
sarebbe bello investire anche nelle case...
quelle vicino alle moschee le vedo tutte bucherellate
lina